Esiti neurocognitivi decenni dopo il trattamento della leucemia linfoblastica acuta pediatrica


È stato condotto uno studio per determinare tassi, caratteristiche e predittori di decadimento neurocognitivo in persone adulte decenni dopo il trattamento per leucemia linfoblastica acuta pediatrica.

I sopravvissuti a leucemia linfoblastica acuta trattati al St Jude Children's Research Hospital a Memphis ( Stati Uniti ), ancora vivi dopo un periodo uguale o superiore a 10 anni dalla diagnosi e di età uguale o superiore a 18 anni, sono stati reclutati per valutazioni neurocognitive.

In totale, 1.014 persone sono risultate eleggibili, 738 ( 72.8% ) hanno acconsentito a partecipare, e 567 ( 76.8% ) di loro sono state valutate.

L’età media era di 33 anni; il tempo medio dalla diagnosi 26 anni.

Dalle cartelle cliniche sono stati raccolti dati relativi alle dosi di radioterapia cranica e a quelle cumulative di chemioterapia.

I tassi di decadimento nei domini neurocognitivi hanno mostrato variazioni comprese tra 28.6 e 58.9%, e i soggetti trattati solo con chemioterapia hanno mostrato un maggior decadimento in tutti i domini ( tutti i P value inferiori a 0.006 ).

Nei sopravvissuti che non avevano ricevuto radioterapia cranica, il Desametasone è risultato associato a diminuzione della attenzione ( rischio relativo [ RR ], 2.12 ) e della funzione esecutiva ( RR=2.42 ).

L’impatto della radioterapia cranica è risultato dipendente dalla giovane età alla diagnosi per quanto riguarda intelligenza, risultati scolastici e funzioni mnemoniche.

Il rischio di problemi nella funzione esecutiva è aumentato con il tempo di sopravvivenza in maniera dipendente dalla dose di radioterapia cranica.

In tutti i sopravvissuti, i problemi comportamentali auto-riferiti sono aumentati del 5% ( RR=1.05 ) per ciascun anno dalla diagnosi.

I peggioramenti sono risultati associati a una ridotta frequentazione scolastica e a disoccupazione.

In conclusione, lo studio ha dimostrato decadimento neurocognitivo persistente e significativo in adulti sopravvissuti a leucemia linfoblastica acuta in età pediatrica.
Questo comporta monitoraggio della salute cerebrale per facilitare lo sviluppo in età adulta e per identificare precocemente l’insorgenza di decadimento cognitivo man mano che i pazienti crescono. ( Xagena2013 )

Krull KR et al, J Clin Oncol 2013; 31: 4407-4415

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